Diciamocelo, a 30 e rotti anni, ci impiego 3 giorni per tornare ad essere normale e non sembrare uno zombie investito da un TIR se faccio un Friday night alla londinese.
Vado a ballare o più raramente a fare pub crawling (letteralmente “strisciare da un pub al seguente perché troppo sbronzi).
Quando ci vado però, posso orgogliosamente affermare di ridurmi davvero come un calzino.
Una mattina mi sono svegliata e ho pensato che una volpe fosse entrata in cucina, mi è stato poi riferito che la responsabile ero io, avevo cucinato spaghetti per tutti e manco me lo ricordavo.

Nonostante le apparenze però rispetto a quando si era ragazzini le dinamiche dei rapporti interpersonali nella capitale inglese cambiano molto.
E mi sono resa conto che vivere a Londra dai 30 anni in su per me significa essere i soli responsabili della propria vita sociale.
Anche qui i trentenni autoctoni hanno una loro vita già delineata, amici, parenti, lavoro e equilibri ai quali non si appartiene se non ci si lancia. Per questo sento che é compito interamente mio creare nuovi legami e impegnarmi.
Sembrerò impietosa, ma la verità è che nessuno qui ti insegue per creare legami se tu per primo non ti fai avanti, non sei gentile e non apri la zucca, non perché gli inglesi sono “freddi” come spesso vengono descritti, ma perché sono più timiducci di noi (da sobri).

Con questo non sto dicendo che non ti chiederanno mai il contatto FB, Twitter, telefonico etc per primi, ma che se lo faranno, non bisogna farsi paranoie e fare la propria parte senza paura, in modo da coltivare la nuova amicizia, ma senza essere troppo invadenti!
Avere una vita sociale felice è possibile e gratificante a Londra e fa parte del percorso di integrazione necessario per stare bene e non deprimersi durante i grigi e lunghi inverni.
Ci sono diversi modi per iniziare a “tastare” l’ambiente che ti circonda, se si è così fortunati da avere qui già degli amici, si esce e tramite loro si incontrano persone nuove, se invece non c’è nessuno, scoprire chi sono i vicini di casa è un ottimo punto di partenza, ci sono tante cose organizzate a Londra nei quartieri: serate al pub, in libreria, ai numerosi teatri.

Ho conosciuto tante persone che vivono nella mia zona davvero interessanti e considerando quanto sono distanti spesso i quartieri tra di loro, è importante sapere con chi farsi una birretta almeno nel proprio, ma anche provare a comprendere cosa si può fare per il quartiere dove si vive è stato per me un passo fondamentale.
Aiutare il prossimo è un bellissimo modo per iniziare una nuova vita a 30 anni. Per questo io personalmente appena arrivata ho iniziato quasi subito a fare volontariato nella biblioteca pubblica del mio quartiere. Un’ esperienza molto bella in UK, permette di donare del tempo alla nuova “famiglia” e anche di conoscere chi abita vicino a te. Insomma si fa del bene agli altri e anche a se stessi.
Oltre al volontariato, dove ho conosciuto persone splendide, mi sono iscritta a diversi corsi: dal cucito, allo yoga, al corso per fare incenso in casa e molto altro. A Londra ce ne sono una marea, si incontra gente che ha interessi simili ai tuoi, anzi a dirla tutta a Londra da qualche parte vi è sempre qualcuno che ama esattamente le stesse cose che ami tu.

Uscire, lanciarsi, non avere paura di mettersi in discussione sono la chiave per crearsi a mio parere una piacevole nuova vita. Ed é quello che ho fatto io in questi anni, anche quando non ne avevo voglia, anche quando avrei voluto solo stare con gli amici di sempre lasciati in Italia e restare ancorata alle mie abitudini, anche quando piuttosto mi sarei volentieri tranciata il mignolo.
E sapete una cosa? Ha funzionato.
Se ci sono riuscita io che sono normalmente un orso che gioca a World of Warcraft, tutto è possibile!
Dopo questa esperienza direi che se dopo qualche anno qui si soffre ancora la solitudine, ci si deve chiedere se si è un po’ come un riccio nelle mutande, responsabilizzarsi verso se stessi senza dare la colpa agli altri e darsi una mossa insomma.

In futuro scriverò qualcosa di più specifico su cosa mi è piaciuto tanto in città e cosa consiglio di andare a vedere per fare un giro di Londra un po’ diverso dal solito.
Ma a questo giro, per quanto riguarda le cose da fare, oltre ai concerti, i teatri e ai numerosi ristoranti, ecco i posti che più mi sono piaciuti da quando sono qui ci sono:
“Le Coq d’argent” bar/ristorante e ape nella city, Gordon’s Wine Bar (meraviglioso per una serata tra amici), The Holly Bush Pub , Lady Dinah’s Cat Emporium per le gattare matte che ci son in voi e il Dickens Inn. Se avete voglia di ballare dai 30+ ci sono i Grand Union Bar’s o, i decisamente più eleganti Sketch (che spazia dalla cena ai dopo cena) e The Roof Gardens.
Che dire, di locali ce ne sono di tutti i tipi, per ogni necessità e per tutti i gusti.
A 30 anni a Londra la scelta è infinita, tutto sta nella voglia di crearsi una vita su misura.
Articolo scritto fa @charlotteinlondonland e pubblicato su “I Trentenni” l’8 Luglio 2015