Affittare il tuo angolo di Paradiso a Londra

Londra ore 7:30 am “Driiiin driin!” “Driiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiin!” «Pronto?». «Carlotta non puoi capì, sono entrata in casa nuova 2 giorni fa, è successa una cosa orrrrrribbbile! di quelle da tre “B”!». «Mamma mia era sporchissima?». «Fosse solo quello! Mentre facevo la doccia mi è caduto un pezzo del soffitto in testa con tanto di luce! Era Marcio! Sono viva per miracolo!».…


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Londra ore 7:30 am

“Driiiin driin!”

“Driiiiiiiiiiiiin Driiiiiiiiiin!”

«Pronto?».

«Carlotta non puoi capì, sono entrata in casa nuova 2 giorni fa, è successa una cosa orrrrrribbbile! di quelle da tre “B”!».

«Mamma mia era sporchissima?».

«Fosse solo quello! Mentre facevo la doccia mi è caduto un pezzo del soffitto in testa con tanto di luce! Era Marcio! Sono viva per miracolo!».

«Chiama subito il landlord e avverti che è un “breach delle safety rules”,fatti mandare immediatamente qualcuno a risolvere».

«Sì nessuna pietà! Le case qui sono fatte malissimo è pazzesco!».

Eh già… questo è un dialogo realmente avvenuto, anche se sembra incredibile.

A 30 anni la pazienza non è la stessa che si ha a 20 e qui ne serve molta a volte.

In realtà le case a Londra non sono fatte male. Sono molto solide, ma gli anni che passano e la scarsissima manutenzione da parte dei proprietari di quelle in affitto, possono davvero riservare sorprese sgraditissime, in particolare quando si tratta di umiditàbagni e cavi elettrici. Ci sono proprietari virtuosi ma tanti di loro non lo sono affatto.

Benvenuti nel mondo dei 30enni a Londra e nel fantastico girone delle case in affitto!

Ho deciso di partire da qui per descrivervi la vita a Londra, perché la casa è la base di tutto.

Una volta che l’italiana organizzata e premurosa, ha fatto tutti i passi giusti per spostarsi senza rischiare di tornare come un boomerang in Italia a causa della sua scarsa organizzazione, ha trovato lavoro facendo avanti e indietro tra i due paesi per colloqui o comunque facendoli a distanza, ha fatto la festa di addio, ha organizzato il trasloco… ecco spuntare l’avventura casa.

Le casette inglesi possono essere davvero deliziose, tante vie bellissime di villette vittoriane o georgiane, giardinetti, terrazzini, tanta poesia. Tutti qui sono appassionati di giardinaggio, lo sono diventata anche io. Se tocchi le mie rose ti taglio via le dita.

Il quadretto magico è fatto pero’ anche di doppi rubinetti, dove la scelta ghiacciolo sul collo e bollito della domenica non sempre è fatta volontariamente, diumidità che costringe a prendere una asciugatrice, di lavastoviglie e bidet che possono essere miraggi.

Gli affitti sono alti, allora si contratta accanitamente per avere almeno un contratto di una durata decorosa, se si riescono a strappare due anni anziché uno i bardi scriveranno canzoni per festeggiare la grande impresa (ad oggi non so come ci siamo riusciti i primi 2 anni qui). Molte italiane vivono con amici o con il partner,poche sono così fortunate da vivere in affitto da sole.

Le zone sono tantissime, spesso si finisce con il restare nell’area dove si è capitati la prima volta, altre volte ci si sposta a seconda di dove conviene, si prova a restare entro i 40 minuti dal lavoro, per evitare di passare la vita in metropolitana,  ma tendenzialmente ogni zona è 40 minuti da qualsiasi altra area, se non quelle limitrofe.

Non so che quartieri siano quelli preferiti da altri italiani, noi abbiamo scelto un luogo con mezzi comodi e una piacevole vita sociale, senza pero’ un delirio di locali notturni. Ci piace dormire la notte e non venire svegliati da musica o altro durante la settimana.

Ogni zona ha il suo sapore e odore diverso, il suo tessuto sociale; ad esempio se si sceglie il quartiere di Camden, uno dei più grandi di Londra, questa stessa area è divisa in tantissimi mini “villaggini” completamente diversi fra loro. Quelli prettamente studenteschi come Camden Town, quelli residenziali molto altolocati come Highgate, e quelli che sono una comoda via di mezzo come West Hampstead o Kentish Town. Questo crea tante realtà diverse tra le quali perdersi e scegliere quale è la TUA Londra.

Una volta scelta la zona, ci si affida a diverse agenzie che vi porteranno a vedere tante case, molte delle quali uscite da un incubo fatto da Dario Argento dopo una brutta sbronza, alcune delle quali accettabili ma a patto vi siate portati dietro un vaporetto di di quelli violenti per pulire tutto a 100°, altre che sono assolutamente ok, e alcune meravigliose che non vi potete permettere.

Nella ricerca della nostra prima casa in affitto qui, ricordo che a un certo punto mi mostrarono un appartamento che si poteva raggiungere solo camminando brevemente su un tratto di tetto senza ringhiera. Delizioso flat, ma la paura di cadere se avevo i sacchi della spesa ha avuto la meglio!

Ovviamente dopo 2 o 3  anni  qui cominci a sognare un posto tutto tuo… i trentenni provano dunque a comprare. In un mercato che è salito del 20% negli ultimi 12 mesi, è una caccia spietata, una guerra con vittime e colpi bassi. 

C’è tantissima soddisfazione se ci riesce, ma anche un duro scontro con una realtà londinese spesso crudele. Ma dedicherò un post su questo in futuro, perché tra case in vendita con la cantina completamente allagata e altre con scale che portano nel nulla, è stata una esperienza intensa che sento di volere condividere con voi.

Toodaloo!

Articolo apparso per la prima volta su “I Trentenni” il 2 Giugno 2015


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