¡Zapatero a tus zapatos!

Buonasera ladies! Sono tornata con la rubrica #vivianassecrets e, visto che mi sento in un mood abbastanza estivo/mediterraneo con tanta voglia di sole, caldo ed estate VERA, ho deciso oggi di parlarvi di un’espressione usata in Spagna (il Paese della movida per eccellenza): ¡Zapatero a tus zapatos! (c’é anche nella versione con la virgola: Zapatero,…


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Buonasera ladies! Sono tornata con la rubrica #vivianassecrets e, visto che mi sento in un mood abbastanza estivo/mediterraneo con tanta voglia di sole, caldo ed estate VERA, ho deciso oggi di parlarvi di un’espressione usata in Spagna (il Paese della movida per eccellenza): ¡Zapatero a tus zapatos! (c’é anche nella versione con la virgola: Zapatero, a tus zapatos).

Letteralmente significa Shoemaker to your shoes, ‘calzolaio per le tue scarpe’. Mi sono imbattuta casualmente in questa espressione idiomatica mentre leggevo delle recensioni di un ristorante italiano online; questa, in particolare, era stata scritta da spagnoli e aveva proprio questo titolo. Si parlava di una trattoria che si annunciava come un ristorante specializzato in pietanze tipicamente italiane di carne e pesce, ma poi alla fine non aveva molti dei piatti che un turista si aspetterebbe dalla cucina italiana.

In sostanza, l’idioma é un’esortazione a chiunque esprima un’opinione o prenda una posizione su un argomento o campo non di propria competenza, a non entrare in un campo minato esprimendosi su cose che non sa. Cioé, in parole povere, ‘se non sai di cosa parli, taci’. In inglese si direbbe stick to what you know – ma, diciamoci la verità, non ha la stessa bellezza della frase idiomatica.

A volte, l’espressione viene usata anche in senso lato per esortare a farsi gli affari propri, mind your own business, che é – va detto – un pò un uso per estensione, che devia dal significato originale.

Ma come mai l’uso metaforico delle scarpe, e da dove viene quest’espressione? 🙂

Pare che nasca da un aneddoto attribuito ad Apelle, pittore dell’antica Grecia. Un calzolaio un giorno gli fece notare che aveva commesso un errore nel ritrarre una scarpa; Apelle rimediò all’errore quella notte stessa. La mattina seguente, il calzolaio notò le correzioni e, fiero dell’effetto sortito sul lavoro dell’artista, cominciò a criticare il modo in cui Apelle aveva raffigurato la gamba 😆

Al che, Apelle emerse dal suo “nascondiglio” e dichiaròNe sutor ultra crepidam – “Let the shoemaker venture no further.”. Un avvertimento perché il calzolaio non si avventurasse oltre.

Ecco, adesso sapete cosa dire ad uno spagnolo che fa il saputello! (By the way, ‘saputello’ si dice sabelotodo, non é meraviglioso?? 😀).

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