Trasferirsi e vivere a Londra dopo la Brexit

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Nonostante l’uscita dall’Unione Europea, il Regno Unito continua a esercitare il suo fascino. La capitale, in particolare, continua a essere meta ambita.

Sono tantissime le italiane che, anche senza connessioni speciali e con qualche ostacolo in più dovuto a Brexit, vogliono trasferirsi a vivere, lavorare e costruirsi un futuro in the U.K.

Ecco dunque una piccola guida che può esservi di aiuto se volete venire a vivere qui.



Dal 1 gennaio 2021, i cittadini europei non possono più fare richiesta di settled status o pre-settled, in base al periodo di tempo trascorso stabilmente nel Regno Unito. E’ ancora possibile recarsi in Gran Bretagna fino a un massimo di 6 mesi senza alcuna necessità di esibire un visto, con finalità come il turismo, brevi corsi di studio e attività commerciali, visite famigliari e così via. Ma è obbligatorio avere il passaporto.

Trasferirsi a Londra: sistema di immigrazione a punti.

Se si vuole stare nel Regno Unito er periodi più lunghi, per lavorare e per arrivare a godere di diritti – e doveri – bisogna iniziare l’iter del sistema di immigrazione a punti, noto come points-based immigration system, che valuta le competenze e le garanzie offerte dal candidato.

Diversi i percorsi (definiti “route”) che richiedono sempre il raggiungimento di un certo punteggio in base ai requisiti richiesti dal governo. Quelli obbligatori sono:

1) offerta di lavoro da parte di sponsor approvato
2) impiego specializzato.
3) conoscenza dell’inglese.

In tutto queste tre caratteristiche danno accesso a 50 punti.

Lavoratori specializzati (Skilled Worker Route): percorso per chi può dimostrare di svolgere in UK un lavoro altamente specializzato. Bisogna mostrare di essere appoggiati da uno sponsor riconosciuto dall’Home Office. Inoltre è necessario produrre un certificato di conoscenza della lingua inglese almeno di livello B1, rilasciata non più di 2 anni fa.

A questi tre requisiti ne vanno aggiunti altri negoziabili:

  • un Salario minimo dai £ 23.040 a £ 25.599 garantisce 10 punti e maggiore di £ 25.600 garantisce 20 punti.
  • Fare un Lavoro di cui vi è carenza sul mercato, come deciso dalla Migration Advisory Committee, garantisce altri 20 punti.
  • Titoli di studio: un PhD inerente al lavoro offerto dà diritto a 10 punti, mentre uno in una materia relativa al lavoro ne dà 20.

In tutto il lavoratore con specializzazione deve garantire almeno 70 punti: i 50 dei tre requisiti base e altri 20 tra quanti elencanti

Esiste poi la strada della Global Talent Route, disponibile per i lavoratori più qualificati, sempre con un punteggio minimo garantito, possono entrare in Gran Bretagna senza offerte di lavoro e sponsor. L’intento è quello di attrarre cervelli provenienti da ambiti scientifici, umanistici, tecnologici e artistici.

Vi è poi la Graduate Route, riservata agli studenti che dopo aver preso laurea nel Regno Unito vogliono rimanere nel Paese e cercare lavoro per altri due anni (tre se si tratta di un PhD).

E’ possibile trasferirsi anche tramite trasferimento intra-aziendale, ovvero nel caso in cui delle compagnie vogliano trasferire temporaneamente nel Regno Unito delle figure chiave, devono pero’ soddisfare salario minimo.

Ci sono inoltre le “Start-up” and “Innovator Routes” che hanno come scopo quello di attrarre imprenditori e start-up.

“L’Health and Care Visa” è un visto specifico per chi lavora nell’ambito delle professioni mediche.

“La Creative Route” dura 12 mesi e riguarda incarichi a breve termine nel settore creativo.

“La Sporting Route” è destinata agli sportivi.